lunedì 15 settembre 2008

Lezioni sul tempo: le stanze del tempo sospeso, a Serra de' Conti.

Per quanto se ne discuta e lo si inserisca in ogni discussione, nella nostra civiltà il tempo è il valore più bistrattato. Diversamente, non gli verrebbe attribuito un prezzo. Il tempo è ancora più sotto del corpo, perché al tempo non corrisponde una persona. Non avendo corporeità se non in agende od orologi, il tempo non ha nessuno che si erge a sua difesa.

Eppure, il tempo è galantuomo, il tempo è dottore, il tempo calma e pacifica, il tempo risolve i problemi, il tempo svela.

Quante menti esaurite, quante famiglie rovinate, quante persone trascurate per non dare al tempo il giusto peso, per prezzarlo, per liberarsene al più presto, occupandone anche gli angoli più nascosti.

Una splendida riflessione sul tempo, per chi avesse voglia di mettersi in discussione, è a Serra de' Conti, in provincia di Ancona, al Museo delle Arti Monastiche, non a caso chiamato "Le Stanze del Tempo Sospeso". Di fianco ad un monastero di clausura, racconta i diversi aspetti della vita monastica. La sospensione del lavoro è il filo conduttore del museo: il tempo del lavoro è importante, ma non prevarica mai il tempo per altre cose.

Ottima l'organizzazione, con un percorso sensoriale adatto a tutti, avvincente e rilassante l'audioguida realizzata dalla compagnia teatrale Koiné di Modena che ti fa vivere le più disparate sensazioni, dalle ansie della novizia al mercante che va alla fiera al contadino che coltiva, cambiando continuamente prospettiva. Grande esempio di teatro e audio al servizio della didattica. Ecco, finalmente un museo che fa il museo, dal quale esci avendo imparato qualcosa di nuovo.

Vicino al museo, il Ristorante Hotel de' Conti, posto accogliente che ha ritirato fuori la cicerchia, dimenticata da anni, proponendola in diverse versioni.

Uno o due bicchieri di Verdicchio (Montecarotto è a pochi chilometri, siamo nel regno incontrastato di questo superbo vino bianco), e la riflessione può farsi anche più profonda. Oltre i tre, tocca vette mistiche.

mercoledì 3 settembre 2008

Vuoi aprire un bar? Leggi questo blog

Una mia idea ricorrente, una delle mille da realizzare in questa vita o (più probabilmente) nella prossima, sperando di non rinascere gamberetto per non trovarmici coinvolto lato-cocktail, è quella di aprire un bar, magari in spiaggia. Al di là che non appena rifletti bene sull'implicazione principale di un'intenzione così, e cioè scordarsi i fine settimana (o comunque i mesi) estivi in altri fantastici posti, ti passa subito la fantasia, può essere che qualcuno di voi più determinato voglia intraprendere questa strada.

Ebbene, via Marco Camisani Calzolari trovo questo ottimo blog di Gabriele Cortopassi che illustra tutte le considerazioni da fare per aprire un bar. C'è anche un business plan scaricabile formato ebook. Da leggere molto bene, un ottimo punto di partenza.