venerdì 23 marzo 2007

Scoprire i propri luoghi

Navigando nel web, ci accade sempre di scoprire qualcosa. A pensarci bene, la scoperta è legata all'esperienza del viaggio, fisica o cognitiva. In effetti, nel web non si viaggia a livello fisico (il corpo resta fermo), ma lo si fa - e molto! - a livello cognitivo (dove per cognitivo intendo dire mentale, emozionale, relazionale).

Pertanto, il web è continua fonte di scoperte. Esiste un legame tra la scoperta cognitiva e fisica? E nel caso dei luoghi? Ma allora cos'è il viaggio? E cosa la scoperta?

Queste domande ho iniziato a pormele quando mi sono accorto che nella mia città, nella mia regione, nei miei luoghi, veniva gente di tutt'altro ambiente, che mi faceva vedere coi propri occhi una realtà che credevo ormai assodata, immutabile. Mi sentivo come quegli scienziati, quegli inventori dei libri di scuola, che imparano a vedere il quotidiano con occhi diversi e cambiano il mondo.

L'acqua che bolle, chi avrebbe mai detto che oggi sarebbe stata alla base del nostro modo di vivere, di essere, di pensare?

Vi assicuro che la scoperta (e non la ri-scoperta, una stupidaggine, non si ri-scopre una cosa quando la si vede con occhi diversi) regala un'emozione indicibile. E' stato così che mi sono messo a girare, a cercare, a trovare, a scoprire le Marche. E' per questo che amo definirmi scopritore delle Marche. E' per questo che ad ogni cantina, ad ogni trattoria, ad ogni borgo, ad ogni persona, ad ogni storia, ad ogni tramonto mi si stringe il cuore. Eppure, sono luoghi conosciuti, no?

No.

I luoghi non si conoscono mai fino in fondo, come le persone. E' illusorio poter pensare di spingersi fino all'infinito ed oltre, l'infinito non è un parametro fisico.

...e il naufragar m'è dolce in questo mare...

mercoledì 21 marzo 2007

Acquistare vacanze su ebay

Per organizzare i propri viaggi, nel variegato mondo del turismo online (che merita un post a parte, e neanche corto), va tenuto conto anche di ebay. Esiste infatti una sezione apposita del sito in cui poter acquistare, all'asta o immediatamente, voucher per alberghi, vacanze, eccetera.

E' affidabile? Mah, quello va valutato caso per caso: feedback del venditore, consigli degli ebayer più esperti, forum, e comunque le garanzie di ebay.

Di positivo c'è che finalmente qualche albergo sta iniziando ad affacciarsi direttamente su internet, eliminando inutili intermediari che non aggiungono valore alla sua offerta. Naturalmente, non mi riferisco alle agenzie che selezionano, valutano e si offrono come punti di riferimento per andare sul sicuro. Certo, dovranno farlo sempre più assiduamente, visto che i commenti degli ospiti stanno diventando sempre più numerosi.

Indubbiamente Internet abbatte (e continuerà a farlo) le rendite inutili. Secondo me, sarà addirittura uno stimolo per le agenzie di viaggio.

Chi vivrà vedrà.

lunedì 19 marzo 2007

La via Francigena raccontata da Enrico Brizzi

Qualche anno fa, in bicicletta, percorsi il Camino de Santiago. Eravamo in nove, piuttosto laici, qualcuno anti-clericale, ma il fascino della Via, del percorso, ci aveva stregato. Questa però, è un'altra storia.

La storia che ho letto oggi parla della via Francigena, che da Canterbury arriva(va) a Roma. La data del racconto è settembre 2006, la firma è di quell'Enrico Brizzi che ci aveva fatto sognare con Jack Frusciante (fantastica la pagina dedicata al libro), e che ora, con la consapevolezza di non poter più fare l'adolescente dopo i trent'anni, si dedica a temi più calmi e naturalistici.

La rubrica è quella dell'Espresso, con i miei complimenti perché offre un prodotto multimediale preciso (la mappa è ben visibile e nitida), chiaro (è intuibile il percorso ipertestuale per giungere ai contenuti narrativi), e soddisfacente come audio e galleria fotografica.

Dico soddisfacente, perché potrebbe uscirne un vero e proprio libro, ed invece ci si limita ad alcuni luoghi (ad esempio, tra Siena e Roma l'audio è dedicato solo al tratto della Tuscia). Purtuttavia, è un racconto di viaggio, non una guida turistica (genere spesso sempre più noioso): e come tale, è piacevole sia nello scritto che nel parlato combinato alle foto.

martedì 13 marzo 2007

La Montanella, ad Arquà Petrarca, sui Colli Euganei: genuinità rurale ed eleganza veneta

I Colli Euganei sono l'oasi collinare in mezzo alla Pianura Padana. Il preavviso delle montagne o l'ultima parvenza di altura, a seconda se si va o si torna dalle Alpi.

Tutt'intorno ai Colli è un tripudio di acqua, coi canali che arrivano a Padova e Venezia, i fiumi (l'Adige passa appena sopra Rovigo, una ventina di chilometri più a Sud), le acque termali che fanno la fortuna di Abano, Montegrotto, Battaglia, e alla fin fine anche di Padova.

Per chi arriva da Sud, è Monselice, col castello longobardo, a segnare il passaggio. Da Padova invece, l'ingresso è più dolce: Battaglia Terme è incantevole, attraversata longitudinalmente dal canale omonimo, che parte dalle antiche paludi del Bassanello, ora periferia Sud di Padova, dove viene irrorato dal fiume Bacchiglione.

La vista dalla Montanella

venerdì 9 marzo 2007

Aci Trezza, Catania e La Montagna

La MontagnaA maggio del 2005 ho passato dieci bellissimi (e intensissimi) giorni in Sicilia. L'ho girata abbastanza, dal ragusano (nella bellissima casa di Lorenzo Piccione di Pianogrillo), a Siracusa, Palermo, Agrigento, Piazza Armerina, Taormina e Catania.

Dopo aver visitato Catania (la piazza del Liotro - l'elefante, con la pasticceria davanti al Duomo, merita una visita già da sola), siamo stati a dormire ad Aci Trezza. Non so dire se di quella zona (in senso lato, la Sicilia Orientale) ho apprezzato di più i dolci (senza dubbio alcuno, i migliori d'Italia, e dunque del mondo, specie al Caffè Sicilia di Noto), il pesce o i paesaggi (l'Etna regala scorci stupendi dalla città, dai giardini e dal mare).

Di sicuro il paesaggio di Aci Trezza, coi faraglioni dei Ciclopi, l'isola Lachea ed Aci Castello in lontananza, ne ha da dire e da vendere. Ancor più a chi si è appassionato alle disavventure dei Malavoglia: il museo omonimo, ricavato in una casa che ricorda quella verosimilmente descritta da Verga, ricostruisce i vari aspetti della dura vita dei pescatori di fine Ottocento, a me in parte nota dai racconti di famiglia.

Ma c'era una cosa, nel cortile, che più mi ha colpito: la cenere. Fertilissimi resti dell'ultima eruzione del gigante buono, la Montagna, come la chiamano qua. E le si dà del Lei: "La Montagna le dà, e la Montagna le toglie, quando vuole".

venerdì 2 marzo 2007

Nozze 2.0 in vista!

Ebbene sì!

Dopo sei anni di conoscenza annessi e connessi, e sei mesi di onorata convivenza (!), io e la Frency (foto in basso, scattata al MarCamp, un grazie a Giovy e a Mia) procediamo al grande passo, il sei ottobre prossimo, in quel dell'Appennino Reggiano (ahò, 6-6-6, che vorrà dire?).

Da qui a quella data dovremo organizzare più o meno tutto il resto. Al di là del fotografo, che vede in pole position il birrologo Mirko, quel che ci preme (ed interessa di più), è il viaggio di nozze: dove come perché, e dritte di ogni tipo.

Francy ed io

Ecco: vediamo se lo user-generated-content porterà il suo contributo a questo evento.

Alla fine di tutto faremo un report intitolato "nozze 2.0": grazie a tutti coloro che parteciperanno alla realizzazione!