martedì 13 marzo 2007

La Montanella, ad Arquà Petrarca, sui Colli Euganei: genuinità rurale ed eleganza veneta

I Colli Euganei sono l'oasi collinare in mezzo alla Pianura Padana. Il preavviso delle montagne o l'ultima parvenza di altura, a seconda se si va o si torna dalle Alpi.

Tutt'intorno ai Colli è un tripudio di acqua, coi canali che arrivano a Padova e Venezia, i fiumi (l'Adige passa appena sopra Rovigo, una ventina di chilometri più a Sud), le acque termali che fanno la fortuna di Abano, Montegrotto, Battaglia, e alla fin fine anche di Padova.

Per chi arriva da Sud, è Monselice, col castello longobardo, a segnare il passaggio. Da Padova invece, l'ingresso è più dolce: Battaglia Terme è incantevole, attraversata longitudinalmente dal canale omonimo, che parte dalle antiche paludi del Bassanello, ora periferia Sud di Padova, dove viene irrorato dal fiume Bacchiglione.

La vista dalla Montanella

Dentro ai colli il microclima è così differente che sembra un'altra regione: addirittura si trovano file di ulivi, stranissimo per il Veneto. Salendo verso Arquà Petrarca, i vigneti iniziano a farla da padrone, e le case diventano sempre più eleganti: risiedere sui colli, nelle città padane, è da sempre uno status-symbol, come ad Ancona è la casa sulla riviera del Conero.

Poco prima di giungere al paese del grande poeta, si devia per una salita che porta alla Montanella. Il posto, va da sé, è magnifico: sia per la vista, che spazia fino al mare, sia per la villa, elegante e ben decorata, tanto nel giardino quanto negli interni. Del Veneto, oltre all'acqua, mi piace l'eleganza spinta ai massimi livelli, ma sempre integrata con l'ambiente circostante (come le ville palladiane): l'eleganza che si spinge verso l'esterno, che non rimane confinata nelle quattro mura. Ecco, la Montanella è un posto che nelle Marche faresti fatica a trovare. Anzi, non lo troveresti proprio.

Chiaro però che da un ristorante, oltre all'infiocchettamento, si pretende soprattutto un buon cibo. La cortesia, a volte eccessiva (ma mi è parsa una costante da queste parti, soprattutto in posti molto eleganti), è ovviamente gradita, così come la musica, una chitarra diffusa piano in sottofondo, arricchisce il relax. Gli interni di gusto e luminosi preparano al meglio per il pranzo.

Discreti gli antipasti, prosciutto di Montagnana su pane abbrustolito (ma molto meglio il pane servito a latere, specie le focaccine, o gnocco, o crescente che dir si voglia) e tortino di zucca, ed ottimo il risotto alla quaglia - specialità ultraventennale del locale.

Ma se devo indicare un piatto per il quale tornerei anche domani, il piatto "più buono del mondo" in questo ristorante, senza dubbio andrei sul papero alla frutta. Trattasi di una ricetta del Cinquecento, riproposta e credo rivisitata, che coniuga il salato del papero arrosto (ottimo, croccantino all'esterno e ben turgido dentro) col dolce di mele, pere e uva. E' uno di quei piatti, a parer mio, in cui l'ultima cucchiaiata ti fa venir voglia di ricominciare da capo.

Il tutto annaffiato da un ottimo Merlot Cà Lustra, del 2002 (o 2000? azz...), prodotto in quindicimila bottiglie. Il tavolone centrale ricolmo di grappe ha poi fatto il resto a fine pasto, ahimé senza dolce per k.o. tecnico.

Conto ragionevole, visti i tempi: meno di 80 Euro in due, da tornarci subito.

Per la passeggiata digestiva, infine, nulla quaestio: il paesino di Arquà ha già affascinato il Petrarca, perciò non teme più nessuno...

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Ristorante LA MONTANELLA
Indirizzo
: via dei carraresi, 9
Città, provincia e CAP: Arquà Petrarca (PD) - 35032
Telefono: 0429 718200

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