mercoledì 27 giugno 2007

El Camino de Santiago

Prendo spunto dall'inaugurazione del Festival della via Francigena, itinerario di pellegrinaggio di cui parlai tempo addietro, per raccontare alcune cose del Camino de Santiago, che percorsi (quello Frances, per la precisione) nel maggio 2002 in bicicletta.

Ogni due anni, sempre in una decina di amici, quasi mai gli stessi (me compreso, che manco all'appuntamento dal 2002 appunto), ce ne andiamo col nostro furgone e bici al seguito, alla volta di itinerari ciclabili di un certo fascino. Non siamo sportivoni superallenati, abbiamo le nostre mountain bike, le sacche neanche troppo professionali, alcune cucite in resistentissima tela di jeans - le migliori in assoluto, durano da vent'anni - prendiamo la nostra settimana di ferie ed il venerdì sera, appena finito di lavorare, si parte.

Viaggiamo la notte, alternandoci alla guida: in sei - sette, un paio d'ore a testa le si fanno tranquillamente. Del resto, non possiamo permetterci di perdere una giornata in mezzo al traffico, e spesso, partendo alla sera, arriviamo la sera del giorno dopo.

venerdì 22 giugno 2007

La Morte di Cala Troisi, a Salina, e la Sicilia da salvare

la foto di Cala TroisiApprendo da Stanza 101 della ingloriosa fine di Cala Troisi, a Salina (Eolie), resa famosa dal Postino del celebre attore napoletano.

Uno dei numerosissimi episodi che hanno portato gli Inglesi ad incitare i propri concittadini ad andare a vedere l'Italia, prima che gli italiani la rovinino del tutto.

In Sicilia, poi, il fenomeno della rovina delle spiagge sembra direttamente proporzionale alla loro bellezza. Ho una foto - che posterò quanto prima - in cui la spiaggia di San Vito lo Capo appare in tutta la sua bellezza. Quasi tutta, perché allargando il campo visivo, una montagna di rifiuti fa da cornice a una vista eccezionale.

La medesima sensazione di forte delusione l'ho avuta a Siracusa, in cui abusivismo e cattivo gusto rendono una delle più belle città del mondo (tra l'area archeologica, Ortigia ed il mare azzurro, con le colline rinverdite dalla pioggia primaverile, Siracusa avrebbe un setting da paradiso terrestre) in un semplice recipiente di tesori archeologici.

E' inutile: se non si viene educati al gusto, al bello, non è possibile preservarlo.

giovedì 21 giugno 2007

Il Mulino sul Po, a Occhiobello: un caso-pilota

L'altra sera sono stato a mangiare al Mulino sul Po, un ristorante dentro un barcone in riva al fiume, a Occhiobello, per una cena conviviale.

Mi piace, prima di andare in un locale nuovo, catturare dal web qualche impressione, pur rischiando condizionamenti. Tuttavia, dalle recensioni più disparate spesso si ricavano alcuni punti fermi, sui quali mi concentro per vedere se sono d'accordo o meno.

In questo caso, le opinioni sembrano essere d'accordo sul rapporto qualità/prezzo, (22 Euro menu fisso) meno sull'effettiva qualità del cibo.

In estrema sintesi: una grande varietà di antipasti, generalmente semplici, pesce di buona qualità e freschezza, vini non malvagi, atmosfera goliardica e prezzo abbordabilissimo.

Che altro? esperienze mistiche, a detta di qualcuno, non ne ho assolutamente provate. Discreti i diversi antipasti di pesce (che a casa mia, ad Ancona, mangio quando mia madre non vuole cucinare e fa due cose semplici semplici, perchè se è in vena la superano solo Uliassi e Madonnina), appena sufficienti i primi, discreti anche i secondi. Come vini, considerando che sono della casa non stanno male, anzi, col pesce rendono bene, specie i bianchi. Personalmente, infine, alcuni accostamenti non li sopporto, tipo roast-beef e patatine fritte (in una cena di pesce): ma comprendo che siano per accontentare il non amante del pesce, che nelle comitive festaiole c'è sempre.

Invece, il caso pilota è soprattutto un altro. Innanzitutto, stiamo parlando di un locale che, per comitive a cena fuori (tipo squadre di calcio, vecchi amici, ritrovi giocosi) è *perfetto*: atmosfera rilassata, abbondanza nelle porzioni (eccessiva a volte), "arredamento" consono, location affascinante (non ce n'è, il barcone in riva al fiume mi affascina a prescindere), prezzo fisso e abbordabile.

Questo però non dice nulla sulla esperienza del pasto, sulla qualità effettiva del cibo. Ho il fondato sospetto che l'abbondanza delle porzioni a prezzo basso sia ancora alla base di molti (troppi) giudizi positivi. Ovvio che il prezzo ha il suo significato - ci mancherebbe - però non può, non deve essere un parametro del gusto.

Uliassi o la Madonnina del Pescatore mi danno esperienze che altri non offrono: per quelle si paga. L'Opera Nova della Marca idem: ha di bello che si paga meno, ma io guardo l'esperienza, non il conto, per valutare un pasto. Il conto viene dopo, nel chiedersi se, *per ciò che ho mangiato*, il prezzo sia giusto. All'Opera Nova, al conto, uno strabuzza gli occhi, e molto spesso lascia qualcosa in più.

Al Mulino sul Po mi sono divertito, ho mangiato abbastanza bene, ma non è che abbia fatto i salti dalla sedia. Chiaro, meglio quello di altri, per una cena non importante.

Ma se dovessi andare a vedere il costo, avrebbe sempre e comunque più senso mangiare a casa.

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Ristorante il Mulino Sul Po
Via Giaretta
Occhiobello - RO
tel: 0425 750145 (consigliata la prenotazione)

lunedì 11 giugno 2007

Da Gigina a Ferrara, reloaded

Ricevo questo commento al post su Gigina, a Ferrara.

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Siamo i titolari della trattoria gigina di ferrara. Siamo venuti a conoscenza di questo blog con l'articolo che ci riguarda solo ieri sera da una comitiva di francesi di Marsiglia che sono venuti nel nostro locale con una copia di quanto hai scritto. Siamo lusingati di tutto cio' e speriamo di conoscerci al piu' presto , GRAZIE.

BAGLIONI GIAMPAOLO

PS.
IL NOSTRO NUOVO NUMERO DI TELEFONO

0532 770603

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Sono cose che fanno piacere, ed anche un po' sorridere, perché da Gigina ci sono stato diverse volte, con compagnie diverse, da avventore. Tornarci (e lo farò, statene certi, specie dopo questo commento) sotto una luce diversa, mi inorgoglisce.

Ora sono curioso di sapere come si sono trovati i francesi di Marsiglia...