lunedì 21 maggio 2007

Ancora sull'evoluzione (o sul ritorno alle origini?) del turismo

Leggo su Shinynews che il web cambia il turismo: il ruolo maggiore in questo processo è ricoperto dal web 2.0. Indovinate chi invece diminuisce nelle vendite online? Ovviamente, le agenzie di viaggio.

Mi pare di averlo già detto, e comunque ritengo riduttiva l'analisi di shiny-news, più che altro in termini di approccio al problema: continuando a confondere "viaggiatori" con "turisti", si possono tracciare tendenze numeriche, ma non è possibile fare previsioni né comprendere come possa avere successo un'impresa "turistica" online.

A mio parere, nel caso di piccole agenzie, sembra piuttosto chiaro che si debba ri-tornare ad essere agenzie di "viaggio". E quindi? E quindi, secondo me, sopravviveranno (online e fuori-line) le agenzie che venderanno *viaggi*, *esperienze*, non semplici "pacchetti", che peraltro su Internet si trovano a prezzi molto più abbordabili, e senza necessità di intermediari.

Possiamo discutere su quanto lunga possa essere l'agonia, su quanto ancora il Governo continui a mantenere l'impianto fascista del settore turistico, ma non c'è alcun dubbio sulla sorte ormai segnata delle agenzie di viaggio.

martedì 15 maggio 2007

Esperienze su LinkedIn, l'essenza della Serendipity

Stamattina, aprendo l'email, trovo l'invito di un datato corrispondente via eGullet, Ore Dagan, che aveva frequentato la Scuola internazionale di cucina di Jesi (posto bellissimo, proprio sopra l'Enoteca Regionale). L'invito era per LinkedIn, un network in cui ognuno mette il proprio curriculum ed i propri contatti, fin quando (in teoria) qualche cacciatore di teste non si faccia vivo per ingaggiarlo, assumerlo, discutere un'opportunità.

Cosa ne penso dei curriNculA, anche non strutturati, l'ho già detto qui, e confermo ogni parola.

Quel che invece mi affascina di più su LinkedIn è il fatto che, in base ai tuoi indirizzi di email (se ancora validi), specie su Google o Hotmail, e alle tappe del tuo curriculum, lui trova le persone che potenzialmente puoi avere incontrato, oppure vieni a scoprire che quel tale Chris, conosciuto ad Amsterdam ed ora perso di vista, lavora per l'azienda tal dei tali in Danimarca, e via discorrendo.

La vera figata è stata quella: ritrovare persone che ricordano esperienze passate, vederle con occhi diversi: spesso si tratta di turisti che ho accompagnato e che ora trovo in camice da lavoro, nella loro quotidiana routine.

venerdì 11 maggio 2007

La tartaruga che allena il ghepardo: io che faccio pubblicità a Luca Conti!

In effetti fa un po' ridere: anzi, magari così facendo, mi faccio pubblicità io!

E comunque, leggo sul personal blog di Luca Conti (il cui blog più conosciuto e letto è Pandemia), un post sincero - merce rara, non per Luca, di questi tempi - il quale candidamente afferma che, da Giugno 2007, scadrà il contratto in Provincia, e lui sarà senza rete (rete di protezione, quella che usano i trapezisti, s'intende). Perciò, avendo sviluppato una vasta serie di contatti e di abilità non comuni su/grazie/in Internet, vuole proporsi come Conversational Media Consultant.

Di tutto ciò apprezzo tre cose, e cioè la sincerità (altro che discorsi, bisogna pur campare!), la volontà di mettersi in gioco (anziché stare a frignare sul precariato e l'assenza del posto di lavoro), e la determinazione nel voler valorizzare le proprie capacità.

Non apprezzo la dicitura in inglese, ma forse ha ragione lui.

Ovvio che il percorso sia arduo, vedi ad esempio i commenti all'articolo di Grazia (sì, proprio la rivista femminile), eppure...

Eppure io Luca, se avessi un budget da investire, lo ingaggerei: già, perché uno così ti fa crescere in Internet (a patto che tu voglia farlo, a patto che tu sia valido), ti fa conoscere, ti fa apprezzare, ti fa creare una cerchia di supporters che faranno il tifo per te. Tanto per tradurre la cosa in numeri, il blog di Luca ha 2295 lettori all'11 maggio 2007, ore 11.44 (ed almeno altri 500 che non sanno come usare i feed), roba che altri quei numeri se li sognano, ed un conseguente patrimonio di contatti a dir poco invidiabile.

E, soprattutto se sei un medium, la cosa avrebbe molto valore.

Ad ogni buon conto, Luca, nel caso volessi entrare seriamente in un progetto che ho in testa... beh, potrei essere uno dei tuoi (primi?) clienti. Però voglio lo sconto, eh?! :-)

mercoledì 9 maggio 2007

El Oceano En Mi Patria Es La luz CadaDia: un blog di foto bellissime

Eccezionale questo blog, di tale Gaia, sarda a quanto sembra: le foto invadono (letteralmente) la pagina, sconvolgendo (inevitabilmente) i puristi di design e usability, ma rendendo emozioni uniche. Raro esempio di blog che mette voglia di viaggiare, lentamente, assaporando.

Con tutto il (massimo) rispetto a Lorenzo Cairoli, che più che metter voglia, "impone" (nel senso bonario del termine) di viaggiare: leggendo i post di Lorenzo, veramente ti chiedi cosa ci stai ancora a fare fermo su una sedia.

giovedì 3 maggio 2007

La tirannia della trasparenza, nel turismo e non solo

Neanche ce lo fossimo detti, oggi mi arriva la newsletter di Trendwatching, riguardo alla tirannia della trasparenza, articolo che vale la pena di leggere (è in inglese).

Parla di Tripadvisor, che già conoscevo, ma anche di igougo (I go you go, credo!) ed altri. Poi vado su Google a vedere cosa dicono della Priority Pass Card, letta ieri su travelblog, e trovo questo.

Ma che ve lo dico a fare? Ad altri dovrei dirlo, non qui, dove parliamo già la stessa lingua. Comunque, buon pro vi faccia.

martedì 1 maggio 2007

Agenzie, viaggi di nozze ed Internet, ovvero: come essere alla canna del gas e non accorgersene

Capita che uno si sposi, nella vita (oggi capita che uno lo faccia più d'una volta, o che non lo faccia punto, ma tant'è), e capita che voglia andare a fare una vacanza particolare, generalmente qualcosa che non ricapiti. Di solito, anche nel mio caso, un viaggiatore cosciente opta sulla distanza come discriminante (concetto ragionevole, visto che è una delle poche volte in cui uno ha un mese per girare).

Succede che uno vada in agenzia di viaggi (perché sai, lì possono fare la lista di nozze, eh, ci mancherebbe...), e si faccia dare dei preventivi.

Capita poi che, un po' insoddisfatto del prezzo, un po' cosciente che se ti sei sempre organizzato i viaggi da solo, perché mai qualcun altro debba farlo per te ora, giri su Internet a vedere cosa ti è stato proposto.

Ebbene, capita che del Little Polynesian di Rarotonga qualcuno pensi questo, mentre di un altro posto molto più economico qualcun altro scriva questo.

Poi capita che guardi su tripadvisor le recensioni e trovi questo, ovviamente con le foto dei viaggiatori, e allora succede che magari, il viaggio, torni ad organizzartelo tu...

No, perché mica tutti sono come Giovanni Matta, che tu gli scrivi e lui ti prepara tutto, facendoti davvero trovare in Paradiso...

Ps: se qualcuno ha suggerimenti su quale isola della Polinesia si possa stare da Dio, è benvenuto.