venerdì 6 luglio 2007

Come il web smascherò cataloghi e tour operator

Dunque, ogni volta che scrivo un post del genere mi assale il dubbio che sia inutile. Tanto, chi deve capire ha già capito, chi non capisce non va neanche sul web. Confido però nella truppa di gugolatori che cercano parole tipo agenzie, tour operator, cataloghi. Magari esistono anche costoro, chissà?

Metto in chiaro, se mai ce ne fosse bisogno, che amo le agenzie di viaggio, così come i tour operator. Ma quelli specializzati. Quelli che ti offrono viaggi unici, che da solo non faresti. Agenzie, appunto, di viaggi. Le altre, spiacente per loro, sono destinate ad una fine irreversibile. A meno che non decidano di coccolare il turista, dandogli di tutto e di più. Ma sarebbero specializzate lo stesso, perché le coccole di massa non esistono, altro che pubblicità.

Ciò posto, alcune dritte sparse:

- Ti propongono quel posto da sogno, romantico, imperdibile? Benissimo: vai su Tripadvisor e senti cosa ne dicono. Ma ancor meglio: flickr. Ecco perché noi andremo ad Aitutaki, isole Cook.

Aitutaki, beccati che mare!!!

- Quell'albergo è un posto da mille e una notte? Proviamo a vedere: ah, ok... così a Sydney saremo al Potts Point, mentre a Rarotonga non andremo in questa boutique. Piuttosto, mi faccio consigliare da Stefano, che oltretutto mi chiedeva qualche informazione sulle Marche. Chi è Stefano? Questo qui, ed è una persona squisitissima e deliziosa assieme a sua moglie Roberta.

- Ma... che cosa fare in una certa città, dove andare a divertirsi, cosa vedere senza beccarsi delle sòle? Per quello c'è virtualtourist. Non ci vuole neanche molto: vedo chi vive a Melbourne, e chiedo: cosa mi consigli di fare? Ci becchiamo per una birra?

Poi, oh, si può sempre andare a vedere se qualche blog ne parla, per quello c'è sempre technorati.

E se proprio proprio non cedete, perché beh, ma le agenzie ti fanno la lista nozze, sai... questo è un altro discorso, ci tornerò presto. Nel frattempo, guardate qui...

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