martedì 25 marzo 2008

Di ritorno dalla settimana bianca in Trentino

L'avevo già scritto e lo confermo, il Trentino (assieme all'Emilia Romagna) è l'NBA del turismo italiano, organizzazione ai massimi livelli per quel che può dare l'Italia. Sono appena tornato da una fantastica settimana bianca in Val di Fassa, ancora stupito da questa magnifica regione.

L'ultima volta a sciare qui era tanto tempo fa. Ora torno e trovo:

1) alberghi tutti con salone benessere gratuito (e questo si sapeva), puliti, eleganti e di qualità elevatissima;
2) skipass a circuito integrato validi in tutte le Dolomiti (mi hanno detto che non è una novità recentissima, per me sono di una comodità pazzesca, altro che timbrare quel pallosissimo cartoncino con la mano intirizzita);
3) depositi sci tutti riscaldati;
4) seggiovie quasi tutte con cupola protettrice, così anche con la bufera non ti congeli;
5) ristoranti che si associano per proporre menu caratteristici a prezzi un po' più accessibili;
6) rifugi nei quali passeresti una giornata, tanto sono curati, decorati ed accoglienti.

Male invece - e va detto - sul versante gluten-free, al quale sono ovviamente molto sensibile: molta buona volontà ma poca preparazione seria sul problema, che porta inevitabilmente ad imbarazzi più o meno fastidiosi se si sceglie la mezza pensione (che per fortuna abbiamo evitato, tranne l'ultima notte per motivi contingenti). Gli alberghi sono ancora pochissimi, basterebbe averne un paio per valle (considerato l'altissimo numero, anche un paio per paese non sarebbero chissà quanti), mentre i ristoranti aderenti al progetto AIC sono praticamente inesistenti.

Idem dicasi (nota marginale, ma per me importante) per i distributori di metano: tre in tutto il Trentino Alto Adige - tutti in prossimità dell'autostrada - sono decisamente pochi per una regione che vive moltissimo di turismo.

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