venerdì 16 novembre 2007

L'itinerario ragionato del nostro viaggio di nozze, per auto-organizzatori: 1 - le premesse, e Sydney

Chiariamo subito una cosa: non abbiamo assolutamente voglia di passare come quelli che si credono i migliori, sappiamo fare tutto e bene, e patapim, e patapum.

Solo, vorremmo mettere in rete, a beneficio di quanti un giorno volessero fare un giro simile al nostro, le informazioni salienti del nostro itinerario, visto che noi di informazioni ne abbiamo avute tante per alcuni posti, e praticamente nessuna per altri.

Quello che segue è il nostro viaggio, con le nostre impressioni, le nostre valutazioni ed i nostri consigli, ed anche i nostri errori. Speriamo torni utile.

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Innanzitutto: lasciate perdere le agenzie di viaggi. Dimenticatele. E' come voler organizzare un'ottima cena e chiedere a qualcuno di andarvi a fare la spesa al supermercato. Lasciate stare. Al limite, al supermercato andateci voi, se non altro risparmiate. Il cibo fatevelo in casa, o andate nelle botteghe o dall'artigiano. Vale per il cibo come per i viaggi: la roba è migliore.

Dice ma, sai, la sicurezza, pago tutto all'agenzia, non mi ammattisco... ok, ok, fate pure, poi non dite che non vi avevamo avvisati. Sappiate solo che senza agenzie abbiamo risparmiato tra i 3 e i 6 mila Euro, andando in posti molto più lussuosi, viaggiando molto meglio, più calmi e riposati, e con diverse notti in più in albergo. Non so qual è il vostro stipendio, io per quella cifra lì mi ammattirei molto volentieri... comunque...

Altre, doverose premesse:

1) Un viaggio di nozze non è un viaggio come gli altri. Come mi disse mio padre all'aeroporto, un viaggio di nozze deve distinguersi. Ergo: fate tutto in modo da ridurre le possibilità che vi vada storto. In soldoni: informatevi bene, pianificate bene, spendete per il meglio, ché chi più spende meno spende. Detto per inciso: mia moglie è celiaca, quindi per noi le incertezze erano anche maggiori, e le attenzioni dedicate ovviamente alte.

2) Un viaggio di nozze avviene, generalmente, per definizione, dopo le nozze. Sarete quindi molto stanchi: evitate di fare i rambo, con fusorari, sbalzi climatici e stress non si scherza. Pertanto, che la prima parte del viaggio sia riposante e non comporti eccessivi sbalzi climatici evitabili.
Esempio: se, come fanno in molti, all'Australia abbinate la Polinesia, e se partite nella nostra estate, andate prima in Polinesia e poi in Australia: passare dall'estate all'inverno in un giorno, stanchi del matrimonio e con nove ore di fusorario è molto peggio che farlo con tre ore di fusorario ma rilassati e riposati.
Ugualmente, non fissate escursioni o spostamenti il giorno dopo l'arrivo: date al vostro povero corpicino almeno due giorni per assestarsi (anche perché un'onestissima diarrea il giorno dopo è il minimo che dovete aspettarvi dopo un viaggio così... e forse è il caso di non trovarsi in escursione, no?)

3) Il caro vecchio Vujadin Boskov diceva: meglio perdere una partita sei a zero che sei partite uno a zero. Tradotto dal pallonaro: meglio farsi tre voli in un giorno che tre giorni da un volo. Fare e disfare valigie un giorno per l'altro è molto più stressante di attendere in aeroporto: quindi l'arrivo-pomeriggio-partenza-mattina-dopo limitatelo al massimo, quando proprio non potete farne a meno.

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Detto ciò, passiamo all'illustrazione del percorso:

Nozze sabato 6 ottobre; partenza domenica 7 ottobre alle 18.30 da Bologna, molto vicino al luogo del matrimonio. Dovendo infatti farci 26 ore di volo, abbiamo pensato che partire la sera dopo, già belli stanchicci del matrimonio, non avrebbe influito sul viaggio, tanto saremmo arrivati rincoglioniti lo stesso. Arrivo puntuale alle cinque e dieci di mattina di martedì 9 ottobre a Sydney.

Un altro ennesimo doveroso inciso: in aereo si crepa dal freddo, perché il riscaldamento è tenuto al minimo. Sono circa 13 gradi, forse qualcosa meno: in questo modo si evitano odori sgradevoli e la sensazione di soffocamento, però si rischia la bronchite, quindi attrezzatevi con giacche e foulard. Evitate di abbuffarvi con quegli schifosissimi pasti e soprattutto di berci dell'alcool, cosa che puntualmente ho fatto io e che mi ha regalato un fantastico mal di stomaco nausea inclusa il primo giorno a Sydney.

Abbiamo scelto di arrivare al mattino, e non di sera, per guadagnare un giorno e aggirare subito il fuso, forzandoci di restare svegli almeno fino al tardo pomeriggio. In effetti, la mattina è passata bene, poi verso le due ha iniziato a venirci un sonno grandioso, che abbiamo finalmente soddisfatto verso le sei di sera, all'imbrunire. Così facendo, la mattina alle cinque eravamo già belli freschi e riposati, proprio all'inizio della giornata. Allineando i propri ritmi alla luce solare si recupera molto più in fretta.

Quattro giorni per Sydney sono anche troppi, a dirla tutta, pur essendo ottimi per rilassarsi. A parte una passeggiata nei giardini botanici e l'Opera House, il resto è un film già visto. Meglio dedicarsi alla natura, ragion per cui un'escursione alle Blue Mountains o alle spiagge nei dintorni è più che consigliata. All'inizio del viaggio però erano doverosi.

Sabato 13 ottobre, belli riposati e oramai allineati col fuso, aereo per Melbourne, dove ci attende una Toyota Camris a noleggio: le valigie entrano nell'ampio portabagagli che è un amore, mentre il cambio automatico toglie il pensiero delle marce, che già c'è quello della guida al contrario! Da Melbourne, che non visitiamo, percorriamo tutta la Mornington Peninsula, fino a Sorrento (!). L'ultima parte del tragitto è molto bella, mentre prima sono tutti quartieri residenziali travestiti da borgate: è stranissimo il contrasto tra l'eleganza delle villette con giardino nelle strade secondarie e lo scenario da ghetto americano intorno alla ferrovia dei commuter; è comunque un travestimento, perché di criminalità non se ne vede.

Traghetto da Sorrento per Queenscliff: avremmo dovuto alloggiare al Queenscliff Hotel, che solo a vederlo emoziona, con tutte stanzettine ognuna dedicata ad un passatempo, biliardo, lettura, scacchi, camino acceso, che in una giornata uggiosa come quella, avrebbero rilassato anche il più agitato degli insonni. Però... però la fretta di prenotare (grosso errore), ed anche le mancate risposte del Queenscliff alle nostre email (azz... potevamo telefonare...) fino a due giorni prima ci fanno ripiegare verso un posto molto bello ed elegante (l'Haymarket Hotel), con personale molto gentile e camera con idromassaggio, situato però a Geelong, una cittadina molto meno affascinante, nel quartiere più squallido. Arrivando da Queenscliff, sembra di passare da Amalfi a Milano Marittima nel mese di marzo.

(continua...)

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