giovedì 20 dicembre 2007

Una poesia dedicata a tutti i marchigiani

Disclaimer: signori, chiedo scusa del continuo sfoggio di campanilismo sfrenato che sto facendo ultimamente. E' che, specie sotto Natale, certe cose che uno ha dentro escono di prepotenza. Ricordi, atmosfere, sapori sono più intensi, e la produzione di post casalinghi si fa più copiosa.
Del resto, mica sempre si è in Australia, no?

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La poesia l'ho trovata nel sito dell'Associazione Marchigiana di Mar del Plata, alla quale invio i più cari saluti e ringraziamenti per questa perla. L'autore è Giorgio Umani, e si intitola "Omaggio al Marchigiano".

OMAGGIO AL MARCHIGIANO

O marchigiano
formica d’italia
che mangi per mezzo
e lavori per tre,
che stringi la cintola
al ventre
e non tendi la mano;

O marchigiano,
parente
povero d’ogni vicino
che accetta il tuo grano,
che apprezza il tuo vino,
poi passa sdegnoso
lontano;
non c’é nessuno
che t’offra un caffé,
ma tutti lo sanno
qual’é la tua porta
se c’é da gradire
un boccone da te.

O Marchigiano
soldato forte,
duro al lavoro
e duro alla battaglia,
scalar le vette
e dormir sulla paglia
é la tua sorte
e, se vinci la morte,
tornare al paese
e non chieder la medaglia.

O marchigiano
parsimonioso,
nato per fantería
quando dall’Alpe
quando dall’Amba
sei ritornato in borghesia
manco il vestito
t’eri avanzato
e la domenica
vai ancora a Messa
con la mantella
da vecchio soldato.

O Marchigiano,
ingegno sottile,
scusso d’argento
e ricco a talento,
pigli il pennello
e ti chiami Gentile
e ti chiami Raffaello
canti e sei Gigli.

Pure c’é un arte
che tu, del ceppo
che ti diede Bramante,
che diede Spontini,
Leopardi e Rossini,
non saprai mai:
vendere bene
la merce che hai.

Tu dove gli altri
si fanno avanti
a furia di gomiti,
a furia di spinte,
sai solo d’arte
di farti da parte
sai solo il mondo
di star tra le quinte;
tu sempre pronto
a cedere il passo,
sempre disposto
a coprire di fiore
i padreterni
che vengon da fuori.

O Marchigiano
che, fossero lire
volere e capire,
saresti nato banchiere;
perché nell’orto
del forestiere
pigli per lauro
anche il rovo,
tu, ch’hai tra le rose
del tuo giardino
le cose
piú belle del mondo,
il Conero e Portonovo
il Furlo, Frasassi,
il Palazzo d’Urbino
e il Capellone di Tolentino!
Dico: Ma se persino
Maria santissima
appena in segreto
ebbe dato
uno sguardo al creato
è venuta di casa a Loreto!

Giorgio Umani

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