domenica 30 dicembre 2007

La sindrome da tipicizzazione selvaggia: la Toscana

Nella serie di vecchi articoli, questo riguarda la Toscana. Beninteso: la Toscana turistica, tipica, finta dei borghi oramai teatralizzati. La Toscana di Bolgheri, Montalcino e Pienza, tanto per capirci. Rileggendo il post anche a distanza di tempo confermo le mie impressioni. Valutazioni oggettive è impossibile farne, ma ritengo che poco sia cambiato da quasi quattro anni a questa parte (maggio 2004). Come sempre, i corsivi sono aggiunte di oggi.

--------------------------

La scorsa settimana sono stato in Toscana. Più precisamente, nella zona di Montalcino. Ero lì per una cresima, peraltro in un posto bellissimo che si chiama Cinigiano (provincia di Grosseto), a dieci chilometri dal paese del celebre Brunello. Mi trovavo in una zona verdissima, con alcuni poderi e prati a perdita d'occhio. Con tutto ciò che ne consegue: aria purissima, carne e verdure eccezionali, vino buono e via dicendo.

Poi, dovendo recarmi a Chianciano Terme, dal mio mitico amico Kilian, ho valicato il confine con la Provincia di Siena e ho fatto il giro delle località più famose: Montalcino, San Quirico d'Orcia, Pienza, Montepulciano. Strada obbligata, ed anche piacevole. Tuttavia, visitando i centri storici di queste località, mi sono trovato a disagio nel vedere una miriade di gastronomie, locali tipici (con la parola "tipico" presente in ogni dove), tutto il paese "in ghingheri", ma quasi assenti salumieri, fornai, fruttivendoli, cioè negozi per la vita quotidiana.

Ebbene, a mio parere, questi posti hanno concluso la propria esistenza. Vivono oramai prigionieri del loro mito, e della moda che li accompagna. Sembra di visitare le case di quei nobili decaduti, ancora convinti di vivere in una favola, non essendo più presi dal concreto.

Oddio, magari è così: ad un turista, piace vivere in una favola, e non essere disturbato. Tuttavia, credo che la cosa, alla lunga, non paghi. Perché rischia di diventare una "sindrome da tipicizzazione", che dura finché dura la moda. Ma come questa vacilla, appena altri luoghi diverranno "in", come si trasformeranno i vari Montepulciano, Montalcino, Pienza? Villaggi fantasma? Non credo; forse, molto più semplicemente, torneranno quelli di prima. Ma ce la faranno, dopo essere vissuti prigionieri del proprio mito, o faranno come quei divi del muto, che dal proprio mito non uscirono mai?

O sono io ad essere apocalittico?

Nessun commento: